La Fondazione Cerratelli nasce nel 2005 raccogliendo una delle più preziose e
cospicue collezioni di costumi teatrali e cinematografici esistenti: 30.000 manufatti che collocano nel mondo questa collezione come il massimo esempio del made in Italy per quanto riguarda il costume storico di scena. Fogge rappresentative, scenografiche sopravvesti prendono vita dal cartamodello storico, per passare alla realizzazione sartoriale. Le fasi di lavoro comprendono arti gelosamente conservate: la compilazione della scheda misure, l’elaborazione del modello storico, la scelta dei materiali, la campionatura dei tessuti, il taglio storico, la realizzazione della tela e quella sartoriale
vivono il dialogo continuo fra terminologia tecnica e arte dell’innovazione creativa. L’illustre collaborazione con l’Accademia della Crusca nobilita le parole di arti e mestieri assolutamente unici e di antichissima tradizione.
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Pelle e cuoio: le parole di un’arte il fascino di un’eccellenza italiana
Il seminario si apre con il promo del cortometraggio prodotto dall’UNIC, un racconto che parte da Pompei, dove il restauro della conceria all’interno degli scavi ha mostrato il rilievo di questa antica arte. Terminologia tecnica e arte del conciare le pelli sono descritte in modo attento e minuzioso a Firenze, nel 1650, nelle carte di Leopoldo de’ Medici. Nomi e termini che sono arrivati fino a noi, che raccontano di un mestiere che sa coniugare artigianato e industria e che fa conoscere l’Italia nel mondo.
Dai termini toscani della concia di ieri alle soluzioni sostenibili delle concerie di oggi: come orientarsi dinanzi alle varietà di pellami? Come riconoscere la “vera pelle” e il “vero cuoio”? Dalle parole ai fatti…
La liuteria: un’arte per la musica
Un’arte antica sempre aperta all’innovazione: per la costruzione o il restauro di strumenti a corda, ad arco e a pizzico, la liuteria coniuga la tradizione fatta di abilità ed esperienza con il mistero di antichi segreti, che anche Leonardo conosceva.
Per riscoprire la tradizione liutaria toscana, sarà significativo introdursi nel dinamismo dei progetti in atto, fra i quali figurano Ad Futura, il brevetto per la “Modifica Theta”, la presentazione di una custodia per strumenti eseguita interamente a mano in pelle da una gloriosa manifattura fiorentina, la certificazione IWHO dell’originalità degli strumenti musicali eseguiti dai liutai accreditati.
La pietra, la mente, la mano: Fiesole e la pietra serena
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La professionalità di artisti e artigiani – che tramandano la ricchezza del patrimonio scientifico-tecnologico ed esperienziale proprio dei mestieri di ieri e di oggi – consente di accostarsi alla conoscenza di un vastissimo patrimonio storico-culturale. Antichi di secoli, questi saperi sono custoditi dai ‘maestri’ dei mestieri e delle loro arti: grande è il valore economico, sociale e culturale di attività che hanno generato lavoro nel passato, che lo garantiscono nel presente e lo prospettano per il futuro.
Tali arti e mestieri sono realtà artigianali e professionali ancorate in tessuti locali, regionali e nazionali, che sono parte dell’immagine del Paese in Europa e nel mondo. Se li conosciamo, impariamo ad apprezzarli e a trasmetterne il valore in sé e la rilevanza produttiva di generazione in generazione.
Le parole dell’olio d’oliva
Questo appuntamento dei Seminari MASTRI di Fiesole riguarda l’olio di oliva, un prodotto alimentare unico. L’olivo è la più
estesa coltura arborea in Italia ove occupa oltre 1.150.000 ettari assolvendo una funzione non solo produttiva, in quanto marca in modo inconfondibile il paesaggio agrario toscano e mediterraneo.
In Toscana vi sono circa 15 milioni di olivi su una superficie di 93000 ettari in circa 70000 imprese attive.
Il Seminario si propone di illustrare alcune particolarità della filiera dell’olivo e dell’olio, traendo spunto dall’attualità per richiamare alcuni tratti della tradizione. L’obiettivo è di far incontrare cittadini ed esperti per diffondere la coltura e la cultura dell’olivo e dell’olio, in modo da orientare il consumatore nelle sue scelte, o per dirla più semplicemente, per informare del lavoro necessario per produrre una bottiglia di olio. Vengono richiamati alcuni elementi caratteristici della tradizione olearia per presentare l’ampio bagaglio di innovazioni oggi utilizzate nella filiera. Gli argomenti vengono presentati sotto forma
di colloquio in modo da coinvolgere i presenti in una conversazione aperta.
L’arte rinascimentale del commesso in pietre dure
L’antico Opificio, manifattura artistica specializzata nella lavorazione delle pietre dure,
fu fondato da Ferdinando I de’ Medici e operava nella “Galleria dei lavori” ubicata
agli Uffizi. La manifattura continuò la sua attività anche sotto la dinastia lorenese,
impegnandosi fino alla fine del XIX secolo nella decorazione della Cappella dei Principi in
San Lorenzo e nella creazione di prestigiosi oggetti artistici in pietre dure, per arredare le
dimore granducali o come doni preziosi. Della splendida stagione produttiva dell’antico
Opificio resta testimonianza il Museo, situato nella sede storica di via degli Alfani.
Mastri Paglia
E’ ben noto che la lavorazione della paglia è stata una delle voci più rilevanti nella
vita economica e sociale della storia fiesolana; famosa per le tessiture realizzate al
telaio, la paglia da intreccio raggiunge a Fiesole capolavori di fantasia, di eleganza e di
raffinatezza per i motivi decorativi di grande bellezza. La moda sorprende nell’utilizzo dei
bigherini che giungono a guarnire abiti e cuffie, a creare cappelli e borse.
Il percorso terminologico che offriranno due specialisti consentirà di riportare alla vita la
descrizione delle fasi della lavorazione della paglia, di penetrare nella terminologia di
mestieri che sentiamo ancora vivi.
Lo sguardo attinge al passato per guardare al futuro: ripercorrere una storia consente di
illustrare fatti e ragioni che la vedono viva e possibile oggi, nel progetto “Al lavoro con
la paglia”, in un’esperienza che i seminari MASTRI hanno fin dagli inizi inteso sostenere.